Una Fetta Di Paradiso: ottobre 2014

venerdì 31 ottobre 2014

Aspettando Halloween....

Foto Tratta Dal Sito

Jack Skeletron In Una Crepe

[Scusate Michela e Serena, ho fatto confusione con i post questa mattina].

Per una colazione da paura ....buahuahuah ... domani mattina, vi offro di assaggiare queste crepes che richiamano il personaggio Jack Skeletron di Nightmare before Christmas ideato da  Tim Burton ... ora non ditemi che non conoscete quest'uomo che mi fate accapponare la pelle, eh?

Tim Burton, secondo me, è l'emblema del gotico,  non ho perso un suo lavoro da che ricordo e credo che in questo periodo dell'anno cada a fagiolo.




Ingredienti:

200 gr farina di avena bio
200 ml late di soia e riso bio
1 uovo
1 cucchiaino di essenza di cannella
1 cucchiaio di sciroppo d'agave bio
4 gr lievito per dolci
q.b. olio evo

Per La Guarnizione:

4 gherigli di noce
50 gr cioccolato fondente al 75%

Procedimento:

Unire in una ciotola la farina con il lievito.
In una caraffa il latte, l'uovo, l'essenza e lo sciroppo.
Versare i liquidi, mescolando con una frusta a mano, nella farina, evitando il formarsi di grumi.
Lasciate riposare dieci minuti.
Riscaldate un pentolino antiaderente leggermente unto con olio evo.
Versare un po' di composto e lasciare cuocere 2 minuti per lato.
Girare quando sulla superficie ci creano le bollicine.
Quando, una volta girata la crepe, vedete che si stacca dal pentolino, è pronta.
Impilatene 5 per piatto.

Fate sciogliere nel microonde o a bagno maria il cioccolato fondente.
Con un conetto di carta, decorate la superficie dell'ultima crepe, adagiando come occhi i due gherigli di noce.

Ed eccovi due volti pronti per essere divorati ....
Buahuahuahuah!!!!





giovedì 30 ottobre 2014

Burro Di Mandorle Al Cacao

.... ebbene sì, dopo le foto incriminate della competition non ho potuto fare a meno di notare che la Panza Avanza, ok ci sono i chiletti presi con la gravidanza che ancora sono ben arpionati lì, ma questa non può essere una scusa per non correre ai ripari. E così, son tornata a dieta, questa volta spero che duri, rispetto a svariati tentativi andati male dei mesi trascorsi, ma è inutile, se non ci sei con la testa, puoi prenderla quante volte vuoi ma resti sempre al punto di partenza.  
Ora la mia testa dice che, sì è arrivato il momento giusto, perciò vi arriveranno ricette non propriamente grasse nel periodo futuro, ma altrettanto golose, perché non è vero che chi segue un regime alimentare mangi da schifo, anzi, a volte, come in questo caso che vi sto per mostrare, stare a dieta ha un suo enorme Perché.


Ingredienti:

100 gr mandorle spellate 
15 gr stevia
40 gr cacao amaro in polvere

Procedimento:

Tostate le mandorle nel forno o su un tegame, con l'accortezza, però, di non farle abbrustolire troppo o bruciare, mi raccomando, quindi non lasciatele sole, perché ci vuole davvero poco per il risultato finale.
Dopo di che armatevi di un ottimo mixer con lame ben affilate e sminuzzate le mandorle, calcolando un tempo che va dai 5 ai 10 minuti. In questo tempo dovrete avere l'accortezza di mescolare spesso con un cucchiaio di legno circa ogni 30 secondi, perché le mandorle tendono a rilasciare il loro olio, questo passaggio è molto importante per ottenere un ottimo burro.
Non spazientitevi perché le lame non arrivano sulle mandorle triturate ma anche se si vede poco, le sta lavorando, l'importante è che voi seguiate il procedimento.
Una volta che il composto vi risulterà umido e ben amalgamato, aggiungete la stevia e il cacao amaro in polvere, lasciando andare per un altro minuto.

Qui è prima dell'invasamento:

Ottimo spalmato tra due biscotti o mangiato assoluto, un pieno di proteine/grassi buoni da urlo. 



mercoledì 29 ottobre 2014

Biscotti Tema Halloween Con Frolla Di Castagna

Vi è mai capitato di vedere il programma "Come è fatto il cibo?" che danno su Sky? Io mi incanto ogni volta. 

Oggi puntata sulle caramelle mou, il pesto, i chicchi di caffè e il riso.

E' un programma che visita le fabbriche e segue tutto il procedimento di lavorazione del prodotto in questione, dalla materia prima, alla lavorazione, al confezionamento e alla distribuzione.

Fabbriche enormi, macchinari automatizzati con l'aiuto della mano dell'uomo, intervistano i responsabili e i proprietari che descrivono il passo passo della produzione.

Spesso quando mangio qualcosa mi viene da domandarmi 'chissà come lo fanno' e questo programma è una chiara risposta ai miei curiosi quesiti.

Tra un prodotto e l'altro si intervallano curiosità sul cibo, tipo "Quale Paese ha il più alto consumo di caffè per persona?", la Finlandia con 11,4 kg per persona.

Capite quanto è interessante? Se vi capita vedetelo e ve ne accorgerete voi stessi.

Tornando a noi, Halloween è quasi alle porte, quest'anno vi delizio con questi biscotti decorati a tema Haloween, spiegandovi 'come si fanno': 

Frankenstein, gatto nero, lapide, mummia, zucca e occhi....uahuahuahahahaha!!!



Mummia e occhio ;-)
Gatto nero: 

Ingredienti Per La Frolla:

180 gr farina di avena
110 gr farina di castagne 
1 uovo
120 gr margarina
60 gr zucchero muscovado
1 cucchiaio essenza vaniglia

Procedimento:

Unire tutti gli ingredienti in un mixer e impastare gli ingredienti, lavorando prima la margarina con lo zucchero, poi si aggiunge l'uovo ed infine le farine con l'essenza.
Formare un panetto, 
avvolgerlo nella pellicola per alimenti e far riposare in frigorifero per 30 minuti.
Stendere il panetto e dare le forme preferite, io ho scelto un cerchio, un rettangolo, un ovale, voi potete sbizzarrirvi, visto il tema in questione.
Fate cuocere in forno per 10-12 minuti, finché i bordi dei biscotti non siano dorati, fate attenzione perché l'impastoè già di per se scuro per via delle castagne.

Prima di trasferirli su una griglia, lasciateli circa 10 minuti sulla teglia coperta da carta forno.
Quando sono tutti freddi, inizia il divertimento.

Le decorazioni sono fatte con pasta di zucchero bianca e colorata, colla edibile, i particolari con i pennarelli alimentari.

Enjoy it!

Gli anni prima i protagonisti sono stati loro:
 le mani delle streghe con relative zucchette, le scopette, i miei ragnetti, i gufettiuna streghetta che plana, un'altra con gatto nero,

Con Questa Ricetta Partecipo Al Contest Di Il Molino Chiavazza 

e Al Contest Di In Mou Veritas

martedì 28 ottobre 2014

La Fotografia E Pain Au Chocolat

Questa sera termino il 3° corso di fotografia, e termina anche un'era, a mio avviso, l'era della fotografia intesa in senso lato, quella che ti fa rubare uno scatto naturalistico durante un'escursione in montagna 

 quella fugace che rubi, guardando una persona che ti colpisce per un particolare, 

quella architettonica che ti cattura per un fregio

il classico selfie che ora impazza (ma che già ti 'sparavi' 3 anni fa), 

e quella, che seppi poi, essere il reportage 

la foto paesaggistica al tramonto, immancabile. 

Con il termine di questi corsi mi si è aperto un nuovo mondo, un mondo fatto di forme, di contesti interni ed esterni, di contenuti, di forme stilistiche, di fasi importanti come la post produzione, di cui prima non conoscevo ne l'esistenza ne l'importanza, di fotografi che hanno scritto la storia della fotografia dal 1839 ai giorni nostri, il frame con i vari piani dal campo lunghissimo al primissimo piano, ciò che ognuno di noi legge in uno scatto, quindi la personalizzazione e la soggettività del fotografo, quindi di chi scatta ma anche di chi riceve, il fruitore, e poi ciò che non perderò mai più di vista in una fotografia: il luogo, la presenza, l'azione e la classificazione, la forma e il procedimento, l'identità e la relazione, la durata e l'istante, il perturbante e la sovversione.

Ogni elemento scoperto, letto e studiato, mi ha trasmesso ancora più passione per quest'attività, una cosa certa è che da ora in poi guarderò le fotografie con un occhio diverso, perché saprò cosa cercare in essa.

Mi sono avvicinata alla fotografia a gennaio del 2014 perché avevo come pallino quello di migliorare l'aspetto della mia sweet photography, in realtà, adesso, dopo 3 corsi di fotografia, guardo al di là del food in se per se, il mo occhio si sta allenando a scorgere il bello, nel senso più profondo, della fotografia, 'quel non so che' che ci lascia immobile a guardare per minuti interi lo scatto catturato, e non vi nascondo che alla mia prima mostra fotografica tenutasi a settembre scorso a Pescara, indetta dal mio piccolo Prof Stefano Lista, ho provato la mia prima commozione difronte ad una fotografia di un partecipante della stessa. 
Guardandola e riguardandola imbambolata, mentre mio marito, ignaro, mi fissava basito, perché da profano non coglieva il significato della fotografia, il senso che raccogli, dopo essere entrata dentro questo mondo.

Le mie foto future saranno diverse, coglieranno questi significati, queste caratteristiche, io stessa le cercherò prima di premere, impulsivamente, quel bottone nero.

Spero di poter seguire qualche corso sulla food photography per avere un quadro ancora più completo di questa nuova passione, ma nel frattempo mi accontento di sfogliare libri e visitare siti che trattano il food, l'obiettivo è il miglioramento del mio stile.


Metà Dose Della Ricetta Proposta 
Dalla Rivista CucinaModerna Oro Del 2010.

Ingredienti:

100 gr cioccolato fondente
250 gr farina Manitoba
95 gr pasta madre rinfrescata e subito usata
180 ml latte intero
30 gr zucchero semolato
170 gr burro
1 pizzico di sale

Per Lucidare:

1 tuorlo

Procedimento:

In un recipiente, o come nel mio caso, nella planetaria, unire la farina, la pasta madre, il latte tiepido, lo zucchero e il sale. Impastare per qualche minuto, coprite la planetaria e fate lievitare al caldo per un'ora.
Riprendete l'impasto, uniteci il burro tagliato a tocchetti, lavorando l'impasto finché non risulti liscio e omogeneo.
Stendetelo con un mattarello ad uno spessore di 1/2 cm, tagliate in 8 rettangoli, al centro di ognuno inserite un paio di quadrati di cioccolato fondente, ripiegando l'impasto due volte sopra il cioccolato, chiudendolo bene.


Posizionare i panetti sopra la teglia coperta di carta forno e lasciar lievitare per altri 30 minuti coperti.
Una volta pronti, spennellare il tuorlo sopra le superfici ed infornare poi a 220° per 15 minuti circa.
Come la superficie diventerà dorata, togliere dal forno e lasciare intiepidire. 

Senza che ve lo dico, caldi sono un Paradiso!

Con Questa Ricetta Partecipo Al Contest Di Letizia In Cucina  

Con Questa Ricetta Partecipo Alla Raccolta #Panissimo22 Ospite Da Maria Teresa, organizzatrici Sandra e Barbara 
 e l'amica polacca









domenica 26 ottobre 2014

Cantucci Con Farina Di Castagne, Mandorle E Cioccolato Fondente

Oggi sono malinconica, e mentre preparavo questi biscotti, sono tornata indietro, nel mo blog, ai primi post pubblicati.

Ho avuto così tanta curiosità che sono venuta a sbirciare anche i vostri, dal primo a salire quelli pubblicati il vostro primo mese.
Quante cose erano diverse, non solo nelle mie pubblicazioni, ma anche nelle vostre.

Certo è che l'esperienza insegna, in questo non c'è dubbio, e non solo fa crescere in ciò che si scrive, che sia essa la ricetta o ciò che ci capita nella vita, ma mostra un modo diverso di affrontare gli ostacoli della vita. 

Magari qualcuno ha aperto quando nella web sfera ancora non si capiva cosa fossero i blog, questi diari virtuali che al contempo diventavano dei ricettari per molti, per altri delle vetrine, per altri ancora un modo per affermarsi, per alcuni un luogo dove incontrarsi con le amiche, comunque la metti il blog/sito è un posticino intimo dove accogliamo le persone virtuali a prendere una tazza di tè, un caffè, una merenda, una fetta di torta, un biscottino, una fetta di pane, a sbocconcellare una frittatina, un primo piatto di ravioli, un sughetto della nonna, una coscia di tacchino rivisitata e selvaggia, un mondo enogastronomico dove si fa fatica ad uscire, un mondo ricco e variegato, un mondo culinario che io adoro.

E così il tempo vola, per me, per voi, per chi ha aperto da poco, per chi è in giro da qualche anno, per chi ormai è veterano e consiglia a chi chiede e condivide la propria esperienza, il blog è diventato una realtà per molti, e anche per me è così, la mia seconda realtà.

Ecco su questa scia vi offro questi cantuccini rivisitati, usando la farina di castagne, la frutta secca che amo, e il cioccolato che non può mai mancare nei dolci rustici.


Ingredienti:

3 uova intere
100 gr zucchero muscovado
70 gr sciroppo d'agave
200 gr farina di castagne
100 gr farina di avena
40 ml latte di riso e soia
1/2 bustina lievito dolci
1 cucchiaio essenza vaniglia
100 gr mandorle tritate
50 gr cioccolato fondente tritato

Procedimento:

Montare le uova intere con lo zucchero, lo sciroppo e l'essenza di vaniglia, rendendo il composto spumoso.
Aggiungere, setacciando, i due tipi di farina con il lievito.
Aggiungere il latte vegetale.
Triturare insieme le mandorle e il cioccolato (io ho usato la tavoletta, voi potete prediligere le gocce, in tal caso non le triturate).
Aggiungere nel composto le mandorle e il cioccolato.
Formare due filoni non molto alti ed infornare a 180° per 20 minuti.
Tirare fuori dal forno, 
tagliare losanghe da 2 cm cada uno, in verticale
 e riporre in forno per terminare la cottura altri 5 minuti.

Attenzione alla temperatura, io li ho cotti leggermente di più, devono essere scuri ma non troppo.

Sfornare e far freddare su una griglia.

Note: Io ho accompagnato con un liquore all'arancia. Voi potete sceglierne uno secondo i vostri gusti.
Potete conservarli in scatole di latta o sotto vuoto e durano 10 giorni.

Con Questa Ricetta partecipo Al Contest Di A tutto pepe e C'è crisi, c'è crisi  


E Al Contest Di Il Molino Chiavazza





giovedì 23 ottobre 2014

Torta Ai Cereali Integrali, Mele E Noci

Da ieri qui è arrivato l'autunno, con un mese di ritardo. Stamane dalla finestra del mio bagno, ho intravisto le cime innevate e quell'aria frizzantina all'apertura della finestra della camera mi ha fatto venire i brividi lungo la schiena, ma soprattutto mi ha condotto in cucina alla ricerca di sapori caldi. 
Ho racimolato gli ingredienti, dalla dispensa, dal frigo ed ecco cosa ho creato, una torta piccina e ricca di fibre, una dose giornaliera di carboidrati buoni, calcio e proteine, un tuffo nei colori autunnali con i gherigli di noci e la cannella che sprigionano dolcezza e scricchiolano ad ogni morso, sicuramente da cucinare e provare.


Ingredienti:

120 gr farina integrale di farro bio 
130 gr farina di grano kamut bio
60 gr farina integrale di riso bio
120 ml sciroppo d'agave
100 ml olio girasole
250 ml latte intero
1 uovo
1 bustina lievito dolci
50 ml succo limone

Per La Guarnizione:

2 mele grandi tipo Golden Delicious
50 gr gherigli di noci
q.b. cannella
q.b. zucchero Muscovado


Procedimento:

Unire in una caraffa il latte, l'olio, l'uovo e il succo di limone.
In un recipiente unire le farine, il lievito, lo sciroppo d'agave.
Mescolare grossolanamente tutti gli ingredienti, come se fosse un muffin gigante.
Versare nello stampo da 20 cm coperto da carta forno.
Tagliare le mele, lasciandole semi intere, posizionarle a raggiera sulla superficie della torta. Inserire le noci sui laterali delle mele e al centro della torta.
Cospargere di zucchero e cannella.
Infornare a 180° per 1 ora a forno statico. Dopo 40 minuti abbassare la temperatura a 160° e terminare la cottura.

Una volta pronto, quando la superficie è caramellata, o il centro della torta asciutto, sfornare e far freddare su una griglia.

Una torta soffice e speziata, con una sorprendente croccantezza e dalla dolcezza delicata.

Con Questa Ricetta Partecipo Alla Raccolta Di Love Cooking







martedì 21 ottobre 2014

Torta Vintage Bouquet Di Rose

 Parlo sempre della stessa signora di questa torta. La stessa che per il suo compleanno ha festeggiato per ben tre volte, la stessa che mi ha richiesto di confezionarle una torta per ogni serata. Tre torte una diversa dall'altra esternamente e due uguali internamente. Torte dei compromessi, le ho così definite, torte che se fosse stato un altro anno, non sarebbero esistite, perché ne avrebbe fatta fare una unica e sola.
La prima mi ha dato carta bianca, richiedendomi solo che fosse presente una rosa al centro.
La seconda l'ha scelta in base alle foto che le ho mostrato ed è rimasta incantata su questa della competizione, l'ha voluta identica, ma arricchita di più rose. Sono impazzita. Sarebbe stata la terza volta che confezionavo lo stesso tipo di torta....ma non ho tergiversato e le ho creato ciò che a lei piaceva.


dettaglio del bouquet di rose

dettaglio dello stencil

Lì era di polistirolo, qui, invece, è tutta completamente  commestibile. Mi ha vista tenuta alla sedia per ben 8 ore di lavoro, soprattutto per preparare tutte le rose che fanno capolino sulla superficie. 

Soddisfazione grande quando mi ha riempito di complimenti dicendomi che era più bella di come se la fosse immaginata ^_^ .

La base è il pan di Spagna ormai per me inseparabile, perché esce soffice e compatto, adatto per questo tipo di preparazioni, ma restando ben saldamente saldo alla tradizione italiana.

Crema pasticcera al cioccolato con cioccolato al 75% e crema diplomatica.

Bagna analcolica come in questa torta.

Copertura panna e pasta di zucchero.

Le decorazioni tutte rigorosamente create a mano,

stencil senza aerografo ma con mascherina e colorante alimentare rosso.




giovedì 16 ottobre 2014

Amelia, La Mia Pasta Madre [2^ parte]

... e poi arriva lei, che con il passare dei giorni da tante soddisfazioni. Cresce, la piccina, e non si ferma, ed era ora, dico io, e sì perché la piccola tra i primi rinfreschi mi ha fatto penare e non poco. 
Vi spiego: dopo i primi tre rinfreschi susseguiti ogni 48 ore, ho iniziato a rinfrescarla ogni 24 ore. Un giorno ho dimenticato di fotografarla, ma non era molto differente dal giorno prima.
Poi, non so, ho avuto un momento di sconforto pensando di dover buttare via tutto, perché sebbene il suo profumo fosse buono, proprio non ne voleva sapere di crescere, nel suo barattolo di vetro alto e stretto, come vi avevo consigliato nel post precedente. E così, ho scritto alla mia amica Consuelo di I biscotti della zia, chi meglio di lei poteva venirmi in soccorso. L'unico inconveniente è stato che avendole scritto in notturna, il giorno seguente, in attesa che mi rispondesse, ho fatto di testa mia, aumentando la dose di farina e cambiandole di posto, non più dentro il mobile fuori la cucina, bensì dentro la dispensa in cucina. 
Ha funzionato!
Poi due sere dopo ho letto la risposta di Consuelo e mi consigliava la stessa cosa....evidentemente leggere sulla pagina della Pasta Madre su Facebook tutte le risposte che le esperte danno ai principianti come me, ha dato i suoi frutti.
E comunque ringrazio anche la Consu per la dritta in differita che mi ha dato.

3^ Rinfresco domenica 28 settembre 2014 - 4^ Rinfresco lunedì 29 settembre 2014 - il 5^ non l'ho fotografato :-( -  6^Rinfresco 1° ottobre 2014 - 7^ Rinfresco 2 ottobre 2014
Tra il 5^ e il 6^ ho aumentato la dose della farina e cambiato posto.

Così procedono gli scatti, che eseguo prima di fare il rinfresco, che ripeto per chi non fosse stato attento, si elimina la parte superiore che ha fatto la crosticina, si preleva e si pesano 100 gr, o quanta ne volete voi, di PM, si pesa egual misura di farina e metà dose di acqua, si impasta tutto delicatamente con le mani, si forma una palla, la si incide a croce sopra e la si ripone nel suo vasetto in dispensa, attendendo 24 ore e che aumenti di volume.

Ripeto è una gioia sia lavorarla tra le mani che vederla crescere, indisturbata, nel ripiano della dispensa, ogni tanto vado, apro lo sportello, e la osservo nella sua beltà, una gioia allo stato puro.

Nel frattempo sto cercando tante ricette sia per la pasta madre che per gli esuberi. 
Cos'è l'esubero? 
L'esubero è sempre pasta madre ma quella parte che non andrete a rinfrescare, l'eccesso ecco, quello che ora, in fase di sviluppo, gettate via, dopo quando la PM sarà pronta potrete usarla per creare altri impasti, tipo pane, grissini, piadine, e quant'altro voi vogliate provare.
Lo sapete, non si butta via niente.
Difatti con il 2° esubero avanzato (non me ne vogliate, ma con il 1° non ho fatto in tempo a fotografare la ricetta, avevo fatto dei panini semi dolci) ho creato questi bocconcini al kamut.
Tante altre ricette arriveranno, promesso.

Trascorsa la prima settimana ho apportato delle modifiche sia alla lavorazione sia al luogo di lievitazione.
Ho sostituito metà dose di farina con farina integrale di farro biologico e ho spostato il vasetto in frigorifero, portando i rinfreschi da tutti i giorni ad una volta a settimana. Ovviamente se voi fate il pane tutti i giorni o un giorno specifico della settimana, potete tranquillamente rinfrescare e usare la PM.

Ecco di seguito le altre fotografie della sua crescita:

Qui vi lascio il rinfresco dopo 6 giorni di riposo nel frigorifero sul ripiano più alto:


Nota: 
Per chi fosse alle prime armi come me, ho scovato nel blog di Milena Una Finestra Di Fronte, venuta a mancare precocemente alcune settimane fa, un vademecum sulla Pasta Madre, dettagliato e ricco di link, che aiuta molto nell'esecuzione e nel mantenimento, proprio come sto facendo io.

Quando la sera del 3 ottobre l'ho seppi da una comunicazione fatta da Malvarosa Edizioni, mi si strinse il cuore. Anche se i giorni son passati il pensiero va a lei, alla sua famiglia, alla sua battaglia purtroppo persa, mando un abbraccio affettuoso a Milena, ovunque lei sia, pur non conoscendola, mi 'affacciavo' spesso alla sua finestra e gongolavo davanti le sue preparazioni e le sue fotografie.

Un dispiacere enorme aver perduto un'amica blogger.





mercoledì 15 ottobre 2014

Torta Rosa E Nuovi Punti Interrogativi

Ma poi chi lo sa perché restiamo in mente a qualcuno?

Vi capita mai? Conoscete una persona, ci parlate poco, vi chiede poco, ma nasce subito quel non so che di feeling che vi porta avanti per anni. E non parlo di quelle persone che poi diventano vostre amiche, parlo anche dei conoscenti, di persone che non vedete mai e non sentite mai ma che in un modo o nell'altro vi restano dentro. Mi è capitato con una signora, conosciuta per caso 3 anni fa.

Voleva che le preparassi la torta (la prima) per il compleanno del figlio di 9 anni. Rimasi contenta per la richiesta, io non sapevo niente di lei, lei niente di me. Da quella torta poi, me ne chiese anche una per la comunione, la mia prima torta importante dell'epoca. Emozione grande ... sopratutto quando susseguì una telefonata in cui mi ringraziava per la bella figura che aveva fatto coi parenti e con gli amici. Era bella e buona.
Poi il nulla. Anni di silenzi in cui, non vi nascondo, qualche domanda me la sono posta. Ma si sa, la maggior parte delle volte, le cose NON SONO MAI COME SEMBRANO. Così mi arriva una telefonata, la settimana scorsa, era lei. Mi chiedeva non una, ma ben tre torte per festeggiare il suo compleanno. Ne fui felice ed esterrefatta, non tanto per la richiesta in se, quanto per la telefonata, aveva ricontattato me, dopo questi anni di silenzio, voleva una mia torta (in questo caso 3). 

Come avviene sempre, mentre chiarivamo il come e il perché, involontariamente faccio una gaffe e vengo a sapere che suo marito è venuto a mancare qualche mese fa. Silenzio in un primo momento intervallato poi da scuse e condoglianze per la mia poca attenta affermazione (anche se lei sapeva che io non sapevo e quindi non avrei potuto farlo apposta nel dire "una torta per te , tuo figlio e tuo marito") ... ma sono rimasta comunque male e al contempo meravigliata da come lei avesse preso la situazione di petto, volendo festeggiare col figlio e quindi avere una mini torta per loro due, e poi per ben altre due feste, quindi altre due torte, per lei e le amiche e i famigliari e la sua richiesta è stata: fiori, tantissimi fiori e tanti colori, un po' come ad esorcizzare il malumore e la tristezza del momento.

Non so come e/o perché sia venuto a mancare suo marito, ma di certo tutti gli interrogativi che mi posi mesi fa non avevano nulla a che vedere con me e/o con le mie preparazioni dolciarie, bensì si diramavano in fattori personali che l'hanno tenuta lontana da mondanità e festività.

Ecco quando dico ed affermo 'che le cose non sono mai come sembrano' ... .



Un primo piano della rosa:

La base è il pan di Spagna usato per questa torta, con l'aggiunta di un uovo, 20 gr di zucchero e 20 gr di farina in più.
Uno strato con la crema pasticcera rigorosamente al cioccolato fondente al 75% e un altro con la crema al cocco, la preferita del figlio.
Per la crema al cocco ho seguito il procedimento e la ricetta da questo sito.
La bagna analcolica usando 600 ml di acqua, 200 gr di zucchero semolato e un cucchiaino di essenza di vaniglia.
Copertura con panna montata. 
Decorazioni in fondente di zucchero e ghiaccia reale colorata.
Rosa creata a mano senza stampini.

Inutile dirvi che le è piaciuta moltissimo.



lunedì 13 ottobre 2014

Bocconcini Di Pane Kamut

Come da copione, ho prodotto dalla mia Amelia un quantitativo di esubero che non trovava spazio nella mia mente fino ad oggi pomeriggio, quando decisa ad usarlo mi son detta:
 'e che sarà mai? Ci provo!'.

Così ho panificato, nulla di complicato, anzi se vogliamo, il massimo della semplicità, ma un profumo, questo, impossibile a cui resistere, credetemi.



Ingredienti:

190 gr farina di grano kamut bio
75 gr esubero pasta madre di 5 giorni
3 gr di sale fino
5 gr di zucchero semolato
170 ml acqua tiepida

Procedimento:

Ho sciolto l'esubero di PM nell'acqua tiepida.
Con l'aiuto della planetaria ho unito la farina, il sale e lo zucchero e fatto scivolare, piano piano, da una caraffa, l'acqua unita all'esubero sciolto.
Ho impastato per 10 minuti con il gancio a spirale.
Lasciato riposare l'impasto coperto e al caldo per 3 ore.
Poi ho pesato ad occhio dei panetti da 60 gr l'uno e fatto cuocere nel forno caldo a 220° per 10 minuti, abbassato in seguito il termostato a 200° e cotto altri 20 minuti, lasciando alla base del forno una piccola pirofila contenente acqua.
Sfornato e fatto freddare.

Sono dei bocconcini mono porzione tanto carini e gustosi, adatti per mini panini per un buffet o per accompagnare qualche salsa, o da farcire a proprio piacimento.

Primo esperimento riuscito ^_^ .

La prossima volta la vera protagonista sarà Amelia.

Con Questa Ricetta Partecipo Alla Raccolta Di #Panissimo22 Ospite Da Maria Teresa, Sandra e Barbara








venerdì 10 ottobre 2014

Biscotti Speziati Al Doppio Cioccolato

 Eccoci di nuovo qui. 


Ingredienti Per 14 Biscotti:

300 gr farina 00 
50 gr cacao in polvere amaro
120 gr zucchero integrale Mascobado
1 uovo grande
40 ml miele d'acacia
125 gr margarina morbida
1/2 bustina lievito dolci
1/2 cucchiaino cannella
1/2 cucchiaino zenzero
1/2 cucchiaino noce moscata
q.b. pepe nero
1 cucchiaino estratto vaniglia
2 cucchiai aceto balsamico
q.b. gocce di cioccolato
q.b. zucchero semolato
q.b. zucchero aromatizzato zenzero e arancio


Procedimento:

In un mixer unire tutti gli ingredienti, seguendo questo ordine:

margarina, uova e zucchero mascobado.
 Seguire con la farina, il cacao e il lievito, le spezie.
Aggiungere l'aceto balsamico e la vaniglia.
In ultimo, togliendo la lama, le gocce di cioccolato.

Formare delle palline di impasto e rotolarle nello zucchero semolato e aromatizzato.

Distanziare sulla teglia coperta da carta forno, tranquilli, non si allargano in cottura, ma tendono semplicemente a crepare la superficie.

Cuocere in forno caldo a 180° per 10/12 minuti.

Sfornare e con delicatezza trasferire su una griglia per lasciarli, 
poi, raffreddare.

Per chi se lo stesse domandando, lo zucchero aromatizzato allo zenzero e arancia è stato acquistato alla Lidl tempo fa insieme ad un altro tipo aromatizzato al rum e alla vaniglia.
Potete sostituire con zucchero aromatizzato da voi.


Con Questa Ricetta Partecipo Alla Raccolta Di Serena E Arianna